Londra Stuart

 

 

 

 

 

 

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Londra Stuart                                     


 

La storia del periodo Stuart a Londra iniziò con un vero e proprio botto.  Cospiratori cattolici tentarono di fare saltare in aria il Parlamento, il 5 novembre 1605, nella speranza di uccidere il nuovo re, Giacomo I. Fortunatamente, o sfortunatamente, a seconda dai punti di vista, la trama fu scoperta, e il capo dei cospiratore Guy Fawkes fu trovato nelle cantine sotto il Parlamento, con numerosi fusti di esplosivi capaci di radere al suolo ogni mattone del palazzo. 

  

Questo avvenimento, chiamato Complotto delle Polveri (Gunpowder Plot) è ricordato ancora ogni anno con la celebrazioni della Bonfire Night il 5 Novembre. Nel 1613 furono completate importanti opere idrauliche che permisero di convogliare acque "pulite" a Finsbury in grandi cisterne e da qui attraverso canalizzazioni nel resto della città. All'inizio del periodo Stuart il panorama architettonico londinese cambio grazia al contributo dell'architetto autodidatta Inigo Jones che disegnò per esempio la piazza di Covent Garden, oppure la Queen's House a Greenwich, la magnifica sala della Banquenting Hall a Whitehall e la Queen's Chapel.

Nel 1637 Carlo I, in uno dei pochi gesti della sua vita che avrebbero potuto influenzare l'opinione pubblica a suo favore, aprì al pubblico la riserva reale di Hyde Park.  Questo fu il primo parco reale ad essere aperto a tutti.  Se Carlo era alla ricerca di sostegno, di certo non lo ottenne dai londinesi. La Città contribuì a finanziare la causa parlamentare durante la guerra civile inglese. Carlo, sconfitto, fu decapitato proprio fuori la  Banqueting House di Inigo Jones.


Il Protettorato e il Commonwealth sotto Oliver Cromwell videro l'affermarsi di  estremismi puritani  che cercarono di mettere a tacere gli appetiti per i divertimenti dei londinesi. Il teatro fu bandito insieme ai balli e a qualsiasi altra forma di divertimento pubblico. Le chiese a tale proposito furono spogliate dei loro organi.  Quando tuttavia la restaurazione della monarchia portò Carlo II sul trono nel 1660 i vecchi divertimenti vennero ripristinati. Non solo il teatro era ammissibile da parte della gente, ma il Royal Drury ricevette l'approvazione reale nel 1665.

 

La città entrò in un intenso periodo di sviluppo edilizio residenziale e  vennero costruite nuove piazze per le nuove dimore dell'aristocrazia. James Square fu la prima di queste costruzioni. Poi vennero i nuovi distretti benestanti di St. James, Mayfair e Marylebone. Nel periodo Stuart dominarono due disastri, la Grande Peste del 1665 e il Grande Incendio dell'anno successivo. La peste scoppiò in città attraverso una nave infestata dal virus proveniente dall'Olanda. Londra non era estranea alla peste sin da medioevo, ma questa volta era qualcosa di diverso. Virus talmente letale per virulento che chi ne veniva colpito poteva soccombere dopo poche ore dal contagio. Tutta la città piombò in uno stato di panico. Gli malati venivano rinchiusi nelle loro case  insieme ai propri familiari. Si pensava che i cani e i gatti propagassero la malattia, così che il sindaco ordinò il loro completo sterminio. In un sol colpo i nemici naturali dei veri propagatori della malattia, i ratti, vennero decimati.

 

Durante la calda e asciutta estate e il 1665 la peste infurio su Londra. La corte fuggì dalla città seguita dalla maggior parte dei medici e dei preti. Tutti quelli che avevano abbastanza risorse per fuggire lo fecero, in qualche caso propagando il morbo anche ad altri posti. In ogni caso a Londra restarono solo i disperati, la gran parte dei quali morì. Il peggio passò in autunno, ma fu solo che l'altra grande calamità di quegli anni sopraggiunse, il Grande Incendio, che spazzò via in piedi quartieri malsani, che l'epidemia di peste fu veramente sconfitta. I morti furono oltre 100.000.

La seconda calamità di quegli anni, il sopra menzionato Grande Incendio, cominciò la notte del 2 settembre del 1666 in un piccolo panificio di Pudding Lane. Alimentato da un forte vento il fuoco divenne un inferno che infuriava in tutte le direzioni. Per quattro giorni il fuoco si insinua attraverso le strette vie di case fatte di legno fino a quando il vento non si placò. il bilancio della calamità fu immenso. Sebbene in modo quasi miracoloso solo otto vite furono perse, la città 4/5 era completamente distrutta. Questo includeva 13.000 edifici, 89 chiese compresa la vecchia Cattedrale di St Paul.

In pochi giorni, Christopher Wren presentò un piano per la ricostruzione della città con grandi viali e le piazze al posto delle corti e dei vicoli.  Il piano di Wren era tuttavia troppo costoso, e nuovi edifici vennero semplicemente costruiti dove si trovano quelli precedenti. Wren tuttavia ebbe l'incarico di ricostruire le chiese della città, tra cui St Paul. La maggior parte delle chiese di Londra oggi esistenti sono frutto del lavoro di Wren, ed è difficile trovare dei luoghi di culto che risalgono al periodo precedente l'incendio.



Cosa vedere di questo periodo:
Queen's House, Greenwich
Banqueting Hall, Whitehall
Hyde Park
The Monument
Cattedrale di St Paul


 

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